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Pensioni 2026, rivalutazioni, importi e calendario dei pagamenti

Trattamento minimo, fasce di reddito e recupero dell’inflazione, cosa sapere sulle pensioni nel 2026

Pensioni 2026, rivalutazioni, importi e calendario dei pagamenti

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Date di pagamento e aumenti delle pensioni 2026, tutte le indicazioni fornite dall’Inps

Il 2026 porta con sé una nuova rivalutazione delle pensioni, con effetti concreti sugli importi mensili e sui meccanismi di perequazione legati all’inflazione. Le indicazioni arrivano da una recente circolare dell’Inps, che chiarisce percentuali, soglie di reddito e calendario dei pagamenti, offrendo un quadro più definito per pensionati e famiglie.

Rivalutazione 2026, cosa cambia sugli importi

Nel 2026 le pensioni saranno rivalutate dell’1,4%, salvo eventuali conguagli che verranno effettuati l’anno successivo in sede di perequazione. Per il 2025, invece, la rivalutazione definitiva resta fissata allo 0,8%, in linea con il dato provvisorio, senza quindi alcun conguaglio aggiuntivo. Una distinzione importante, che separa un anno di stabilità da uno di recupero più marcato.

Trattamento minimo, nuovi valori di riferimento

La circolare dell’Inps ricorda che dal 2026 il trattamento minimo di pensione sale a 611,85 euro. Questo valore non è solo simbolico, ma diventa la base di riferimento per l’individuazione dei limiti di accesso alle prestazioni collegate al reddito. Per le pensioni pari o inferiori al minimo è previsto anche un incremento aggiuntivo dell’1,3%, che porta l’importo a 619,8 euro.

Fasce di reddito e recupero dell’inflazione

Il meccanismo di rivalutazione varia in base all’importo della pensione. Nel 2026 i trattamenti fino a quattro volte il minimo, cioè fino a 2.413,60 euro lordi, recupereranno il 100% dell’inflazione, beneficiando quindi dell’intero 1,4%. Per le pensioni comprese tra quattro e cinque volte il minimo, tra 2.413,61 e 3.017 euro lordi, il recupero scende al 90%, pari a una rivalutazione dell’1,26%.

Pensioni più alte, rivalutazione ridotta

Per gli importi superiori a cinque volte il trattamento minimo, oltre i 3.017,01 euro lordi, la rivalutazione coprirà il 75% dell’inflazione. In termini pratici, l’aumento sarà dell’1,05%. Una percentuale più contenuta, che conferma l’impostazione progressiva del sistema di perequazione, pensato per tutelare maggiormente le pensioni medio-basse.

Calendario dei pagamenti, tutte le date del 2026

La circolare dell’Inps fornisce anche il dettaglio delle date di pagamento delle pensioni. A gennaio l’accredito avverrà il 3 alle Poste e il 5 in banca. A febbraio e marzo il pagamento è fissato al 2 del mese in entrambi i casi. Ad aprile l’accredito sarà il primo del mese sia in banca che alle Poste. A maggio le date si differenziano: 2 alle Poste e 4 in banca. A giugno e luglio l’accredito torna al primo del mese, mentre ad agosto è previsto il primo alle Poste e il 3 in banca. Da settembre a ottobre il versamento sarà il primo del mese, a novembre il 2 e a dicembre nuovamente il primo del mese per tutti.


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23 Dicembre 2025
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