Cavalli, cavalieri, corpi nudi e danzatrici attraversano le sale con una forza cromatica che sorprende e coinvolge. A Palazzo Fabroni di Pistoia si apre una mostra che invita a guardare Marino Marini da una prospettiva meno consueta, mettendo al centro la sua pittura e il ruolo decisivo che il colore ha avuto nella costruzione della forma.
Un percorso pittorico lungo cinquant’anni
La mostra Marino Marini, la pittura propone un percorso cronologico che va dal 1920 al 1970, attraversando mezzo secolo di ricerca artistica. L’esposizione svela il lato pittorico del Maestro, spesso considerato secondario rispetto alla scultura, ma in realtà centrale nel suo processo creativo. Le opere mostrano come il colore non fosse un semplice complemento, bensì la matrice da cui prendeva forma l’immagine.
I cicli storici e le opere inedite
In esposizione compaiono alcuni dei cicli più celebri, come i Gridi e le Composizioni di elementi, affiancati da una serie di opere inedite. Questi lavori permettono di cogliere con maggiore chiarezza la continuità del pensiero pittorico di Marini e il modo in cui il colore diventa tensione, ritmo e struttura. È qui che emerge con forza l’idea di una pittura autonoma, non subordinata alla scultura.
Palazzo Fabroni e il legame con la città
L’allestimento a Palazzo Fabroni è stato pensato per sottolineare il legame profondo tra l’artista e Pistoia. La scelta di questa sede assume un valore simbolico: arriva dopo anni di stalli burocratici e coincide con la chiusura temporanea del museo di Palazzo del Tau, oggi in restauro. La mostra diventa così un ponte tra passato e futuro, trasformando un’assenza in un’occasione di rilancio culturale.
Una mostra aperta e partecipata
La rassegna resterà aperta fino al 6 aprile 2026, con orari ampliati nei fine settimana e aperture speciali durante le festività natalizie. Accanto al percorso espositivo, sono previsti laboratori per bambini e momenti di approfondimento per studiosi e appassionati. Un programma che rende la mostra accessibile a pubblici diversi, favorendo una fruizione ampia e consapevole.
Voci istituzionali e rilancio culturale
L’iniziativa viene letta come un segnale di rinascita. Il sindaco Anna Maria Celesti sottolinea che “valorizzare Marino durante i lavori al Palazzo del Tau significa rilanciare il rapporto vivo tra l’artista e la sua città”, definendo l’evento il primo risultato concreto del nuovo protocollo d’intesa tra Comune di Pistoia, Fondazione Marino Marini e Fondazione Caript.
Sulla stessa linea il presidente Andrea Niccolai, che afferma: “La Fondazione si è rimessa in cammino. Questa selezione emozionante restituisce un’opera talvolta trascurata rispetto alla scultura, perché Marino stesso diceva che la sua ispirazione nasceva dal colore”.
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26 Dicembre 2025
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