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Brigitte Bardot, quando lo stile diventa libertà

Dal bikini allo scollo che porta il suo nome, come Brigitte Bardot ha rivoluzionato la moda femminile

Brigitte Bardot, quando lo stile diventa libertà

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Cinema, moda e vita reale, l’eredità di Brigitte Bardot continua a ispirare lo stile contemporaneo

Lontana dalle rigide convenzioni estetiche del suo tempo e distante dall’immagine costruita delle dive del passato, Brigitte Bardot ha cambiato in modo profondo il modo di intendere lo stile femminile. Non solo sullo schermo, ma soprattutto nella vita quotidiana, il suo modo di vestire ha dato forma a un nuovo immaginario fatto di libertà, sensualità naturale e rifiuto delle costrizioni.

Uno stile controcorrente

Il guardaroba di Brigitte Bardot si allontanava nettamente dalle creazioni strutturate degli atelier dell’haute couture parigina. Nato fuori dai set cinematografici, il suo stile quotidiano era essenziale, audace e immediato. Magliette a righe marinière, pantaloni capri al polpaccio, gonne a ruota e abitini prendisole in lino o a fiorellini sono diventati simboli di un chic francese spontaneo, mai ostentato.

Lo scollo che porta il suo nome

Tra i capi più iconici associati a Bardot spicca la celebre maglietta con scollo alla Bardot, che lascia le spalle scoperte. Un modello così riconoscibile da aver ereditato il suo nome, attraversando generazioni e mode. Un esempio perfetto di come un dettaglio semplice possa trasformarsi in un segno culturale duraturo.

Il bikini e la nascita di un mito

Un posto d’onore nel suo guardaroba spetta al bikini, destinato a compiere 80 anni nel 2026. Fu proprio Brigitte Bardot, negli anni Cinquanta, a contribuire alla sua diffusione, facendosi fotografare sulle spiagge della Costa Azzurra dopo il successo del film “E Dio creò la donna” del 1956. Diretto dal marito Roger Vadim**, il film segnò una svolta non solo cinematografica, ma anche estetica, consacrando il costume a due pezzi come simbolo di emancipazione.

Accessori, ballerine e piedi nudi

A lei si deve anche un nuovo modo di pensare gli accessori. La fascia tra i capelli, la borsa di paglia usata per la spiaggia e non per il mercato, le ballerine indossate in città: scelte che oggi sembrano naturali, ma che allora erano rivoluzionarie. Fu Bardot a chiedere alla storica maison parigina Repetto** di trasformare leggere scarpe da danza in calzature da passeggio. Eppure, tra le sue abitudini più amate restava quella di camminare a piedi nudi per le strade di Saint Tropez, contribuendo a trasformare un villaggio di pescatori in una meta iconica del turismo chic.

Make-up, capelli e cinema

Ancora oggi sono imitati il suo make-up, con occhi segnati da un trucco nero deciso, e il suo taglio di capelli, biondissimo, con la celebre frangia “a tendina”. Uno stile amato perché vissuto davvero, lontano dalla finzione. Lei stessa raccontò di aver indossato i propri abiti anche sul set di molti dei suoi film, lavorando con registi come Louis Malle e Jean-Luc Godard. Ritiratasi dalle scene nel 1974, era pienamente consapevole di aver cambiato le regole della moda.

L’autenticità come manifesto

I suoi segreti di stile sono stati raccontati nel libro “Io, Brigitte Bardot”, a cura di Henry-Jean Servat**, pubblicato nel 2016 da Mondadori. In quelle pagine, Bardot riassume la sua filosofia con parole semplici e definitive: “Sono stata me stessa, tutto qui. Io, autentica, a modo mio”. Un manifesto che spiega meglio di qualsiasi tendenza perché il suo stile continui a influenzare la moda contemporanea.


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30 Dicembre 2025
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