Scontri e tensioni nel centro di Torino hanno segnato il corteo organizzato dopo lo sgombero di Askatasuna, storico spazio occupato della città. La manifestazione, nata come risposta politica e simbolica allo sgombero, si è rapidamente trasformata in un confronto diretto tra una parte dei partecipanti e le forze dell’ordine, riportando al centro del dibattito il tema degli spazi sociali e della gestione dell’ordine pubblico.
La dinamica degli scontri durante il corteo
Secondo quanto emerso, un gruppo di manifestanti incappucciati, posizionati in testa al corteo, ha tentato di forzare il cordone della polizia lanciando bottiglie e altri oggetti. La risposta delle forze dell’ordine non si è fatta attendere: idranti e lacrimogeni sono stati utilizzati per contenere l’avanzata, dando origine a momenti di forte tensione lungo il percorso della manifestazione.
Cariche e contrapposizioni fisiche
Il confronto è degenerato in cariche con manganellate da parte della polizia e in bastonate e lanci di oggetti da parte di alcuni manifestanti. Durante gli scontri sono state lanciate anche bombe carta, nel tentativo di rompere il cordone delle forze dell’ordine posizionato a circa 500 metri dalla palazzina sgomberata. Una dinamica che ha trasformato il corteo in uno scenario di guerriglia urbana, con ripercussioni sulla sicurezza dell’area.
Chi è Askatasuna e perché è al centro delle proteste
Askatasuna è un centro sociale occupato storico di Torino, attivo da oltre trent’anni nel panorama politico e culturale cittadino. Nato nei primi anni Novanta, è stato per lungo tempo un punto di riferimento per movimenti antagonisti, iniziative politiche radicali, attività culturali e sociali alternative. Nel corso degli anni, Askatasuna è stato spesso al centro di controversie giudiziarie legate all’occupazione dell’immobile e alle attività svolte al suo interno, fino ad arrivare allo sgombero che ha innescato le proteste attuali.
Una questione che va oltre l’ordine pubblico
Gli scontri non si inseriscono solo in una cornice di sicurezza, ma riaprono una discussione più ampia sul ruolo degli spazi sociali occupati nelle città italiane. Per i sostenitori, Askatasuna rappresenta “un presidio politico e culturale che risponde a bisogni sociali ignorati dalle istituzioni”. Per le autorità e parte dell’opinione pubblica, invece, resta una occupazione illegittima che non può essere tollerata.
Torino tra memoria storica e nuove tensioni sociali
Torino ha una lunga tradizione di conflitto sociale e mobilitazione politica. Gli eventi legati allo sgombero di Askatasuna e agli scontri successivi mostrano come vecchie fratture non siano mai del tutto ricomposte. La città si trova ancora una volta a fare i conti con un equilibrio complesso tra diritto alla protesta, gestione dell’ordine pubblico e riconfigurazione degli spazi urbani.
20 Dicembre 2025
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