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Nasce l’osservatorio sull’intelligenza artificiale e lavoro

L’Italia istituisce un Osservatorio sull’IA nel lavoro per governare innovazione, diritti e competenze in linea con l’AI Act europeo

Nasce l’osservatorio sull’intelligenza artificiale e lavoro

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Intelligenza artificiale e occupazione, una strategia pubblica per mettere la tecnologia al servizio delle persone e non il contrario

L’intelligenza artificiale non è più una promessa futura, ma una realtà già presente negli uffici e nei processi produttivi. Proprio per questo, il tema non è se utilizzarla, ma come governarla. In questo contesto prende forma una nuova iniziativa che punta a tenere insieme innovazione, diritti e qualità del lavoro, evitando che il cambiamento tecnologico proceda senza una direzione chiara.

Una cabina di regia per guidare il cambiamento

L’istituzione dell’Osservatorio sull’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro rappresenta un passaggio strategico. Si tratta della prima vera “cabina di regia pubblico-sociale” pensata per monitorare e orientare l’impatto dell’IA su occupazione, competenze e condizioni lavorative. Presieduto dalla ministra Marina Calderone, l’Osservatorio nasce come risposta italiana all’AI Act europeo, con l’obiettivo di tradurre i principi normativi in azioni concrete.

IA al servizio delle persone, non il contrario

Il messaggio di fondo è chiaro: l’intelligenza artificiale deve diventare uno strumento per migliorare produttività, inclusione e qualità del lavoro. L’idea non è subire l’innovazione, ma accompagnarla, facendo in modo che le tecnologie rafforzino il ruolo umano invece di indebolirlo. In altre parole, l’IA come supporto alle decisioni, non come sostituto automatico delle responsabilità.

AppLi, l’assistente virtuale che amplia il suo pubblico

In questa strategia rientra anche l’evoluzione di AppLi, l’assistente virtuale del ministero del Lavoro pensato per l’orientamento e l’inserimento professionale. Dopo una prima fase sperimentale rivolta ai giovani tra i 18 e i 35 anni, il servizio è ora accessibile a tutti. Attraverso autenticazione con Spid o Cie, AppLi accompagna cittadini di ogni età in percorsi di formazione, riqualificazione e accesso al mercato del lavoro.

Un’architettura che unisce istituzioni ed etica

L’Osservatorio si fonda su una struttura articolata che coinvolge istituzioni, parti sociali ed esperti. Sono previsti un Comitato di indirizzo, una Commissione etica, una Consulta delle parti sociali e quattro comitati tecnico-scientifici tematici. La Commissione etica sarà presieduta da Padre Paolo Benanti, già impegnato sui temi dell’IA a livello istituzionale, a conferma dell’attenzione posta sul rapporto tra tecnologia e valori.

Decisioni umane e responsabilità verificabili

Il nodo centrale resta quello delle scelte. “Non vogliamo che siano gli algoritmi a decidere il destino delle persone”, ha sottolineato la ministra Calderone, ribadendo che le decisioni sul lavoro devono restare umane e controllabili. A questo si affianca la visione di Padre Benanti, secondo cui “l’etica non è un freno all’innovazione, ma una bussola per orientarla verso il bene comune”. Un equilibrio delicato, ma necessario.

Diffusione dell’IA, tra crescita e divari

I dati mostrano una trasformazione già in corso. Secondo le analisi Istat, nel 2025 il 16,4% delle imprese con almeno dieci addetti utilizza almeno una tecnologia di intelligenza artificiale, quasi il doppio rispetto all’anno precedente. La crescita è più marcata nelle grandi aziende, mentre le Pmi avanzano più lentamente, pur raddoppiando l’adozione. Il principale freno resta la carenza di competenze, segnale che formazione e accompagnamento saranno decisivi nei prossimi anni.

L’avvio operativo dell’Osservatorio, previsto per l’inizio del 2026 con i primi documenti strategici, segna un tentativo concreto di governare una trasformazione che non può essere lasciata al caso. L’intelligenza artificiale nel lavoro non è solo una questione tecnologica, ma una sfida culturale e sociale che richiede visione, responsabilità e partecipazione.


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16 Dicembre 2025
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