Domani, mercoledì 7 Maggio sarà un giorno segnato da uno dei gesti più solenni e simbolici della tradizione cattolica: l’“Extra Omnes”, la formula latina che decreta l’uscita di tutti i non aventi diritto dalla Cappella Sistina e l’inizio del Conclave. A pronunciarla sarà monsignor Diego Ravelli, Maestro delle cerimonie liturgiche pontificie, dando così il via all’isolamento dei 133 cardinali elettori, tutti con meno di ottant’anni, che resteranno separati dal mondo esterno fino a quando non sarà eletto il nuovo Papa.
Il mattino della messa, invocando lo Spirito Santo
I riti ufficiali cominceranno la mattina alle ore 10 nella Basilica di San Pietro, con la celebrazione della messa “Pro eligendo Romano Pontifice”, presieduta dal cardinale decano Giovanni Battista Re. Le parole con cui il decano guiderà la preghiera collettiva sono un richiamo profondo all’unità della Chiesa e alla guida dello Spirito Santo: "Tutta la Chiesa, unita a noi nella preghiera, invoca costantemente la grazia dello Spirito Santo, perché sia eletto da noi un degno Pastore di tutto il gregge di Cristo".
Il pomeriggio solenne, tra arte e liturgia
Nel pomeriggio, a partire dalle ore 16.15, i cardinali si riuniranno nella Cappella Paolina, da dove inizierà la processione verso la Cappella Sistina. Attraverso i corridoi del Palazzo Apostolico Vaticano, risuoneranno le Litanie dei Santi, cantate con tono solenne e raccolto. L’ingresso nella celebre cappella affrescata da Michelangelo sarà accompagnato dal canto del “Veni Creator Spiritus”, invocazione rivolta allo Spirito Santo, affinché illumini le menti e i cuori degli elettori.
Vesti e simboli, un linguaggio di fedeltà e identità
Ogni cardinale porterà i segni del proprio ruolo: i porporati di rito latino indosseranno la mozzetta rossa con rocchetto, fascia, croce pettorale e anello, mentre i rappresentanti delle Chiese orientali parteciperanno con i paramenti previsti dal loro rito. I simboli non sono solo estetica, ma rappresentano visibilmente la comunione nella diversità e la fedeltà alla missione universale della Chiesa.
La catechesi e l’uscita dei non elettori
Intorno alle 16.30, risuonerà il comando “Extra Omnes”. La porta della Cappella Sistina verrà chiusa a chiave. A seguire, il cardinale Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa Pontificia per quarant’anni, terrà una riflessione spirituale rivolta agli elettori, prima di uscire assieme a monsignor Ravelli, lasciando i cardinali soli davanti alla responsabilità della scelta.
Il primo scrutinio, tra discernimento e attesa
A presiedere il Conclave sarà il cardinale Pietro Parolin, sostituendo il cardinale decano Giovanni Battista Re, ormai novantunenne. Toccherà a lui valutare, insieme ai presenti, se procedere subito al primo scrutinio o se siano necessarie ulteriori spiegazioni sulle procedure. La prima votazione potrebbe quindi avvenire già nel pomeriggio del 7 Maggio, probabilmente seguita da una fumata nera, segno che il nuovo Papa non è ancora stato scelto ma che il cammino è ufficialmente iniziato.
06 Maggio 2025
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