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Difesa comune europea, una scelta necessaria oggi più che mai

Sicurezza nazionale e sicurezza europea, perché oggi protezione e cooperazione non possono più essere separate

Difesa comune europea, una scelta necessaria oggi più che mai

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Investire nella difesa collettiva per salvaguardare libertà, sviluppo e benessere condiviso in Europa

L’idea di investire nella difesa non è mai stata semplice da spiegare né da accettare. Evoca costi, timori e spesso divisioni. Eppure, nel contesto attuale, il tema torna con forza al centro del dibattito pubblico, legandosi non solo alla sicurezza, ma anche alla tutela della pace, delle libertà e del benessere condiviso in Europa.

Una spesa storicamente poco popolare

La spesa per la difesa è sempre stata percepita come un sacrificio difficile da giustificare. Parlare di investimenti militari, anche quando finalizzati alla protezione collettiva, suscita resistenze comprensibili. La memoria storica europea, segnata da conflitti devastanti, rende naturale una certa diffidenza verso tutto ciò che richiama l’idea di armamento e forza.

Sicurezza e pace non sono concetti opposti

Nel dibattito contemporaneo emerge però un punto chiave: sicurezza e pace non si escludono a vicenda. Al contrario, una difesa credibile e coordinata può diventare uno strumento di deterrenza, capace di prevenire i conflitti. Investire in sistemi comuni significa rafforzare la capacità di protezione nel rispetto del diritto internazionale e dei valori democratici che l’Europa dichiara di voler difendere.

Il ruolo della difesa comune europea

La costruzione di una difesa comune europea non è solo una questione tecnica o militare, ma un passaggio politico e culturale. Significa riconoscere che le minacce non si fermano ai confini nazionali e che le risposte isolate risultano sempre meno efficaci. In questo quadro, la cooperazione diventa uno strumento di stabilità, non di aggressione.

Sicurezza nazionale e sicurezza europea

Un concetto centrale, oggi più che mai, è l’indivisibilità tra sicurezza nazionale e sicurezza europea. Difendere uno Stato significa, di fatto, contribuire alla protezione dell’intero spazio comunitario. È una visione che supera le logiche del passato e guarda a un futuro in cui libertà, sviluppo economico e sicurezza procedono insieme, come parti dello stesso equilibrio.

Un messaggio istituzionale chiaro

Questo approccio è stato ribadito anche dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che nel suo intervento alle alte cariche dello Stato ha sottolineato come “sicurezza nazionale e sicurezza europea siano oggi indivisibili”. Un richiamo che invita a leggere la difesa non come una rinuncia alla pace, ma come una sua possibile garanzia nel tempo.

Proteggere libertà e benessere condiviso

In definitiva, il tema della difesa collettiva europea si intreccia con la protezione dello spazio di libertà costruito negli ultimi decenni. Non si tratta solo di prevenire le guerre, ma di salvaguardare condizioni di stabilità che permettono alle società di crescere, innovare e convivere. Una scelta complessa, certo, ma sempre più difficile da rimandare.


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20 Dicembre 2025
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