Ci sono numeri che raccontano più delle parole. In Italia, migliaia di persone ogni anno non perdono solo la salute, ma anche il proprio posto nel mondo del lavoro. Dopo una diagnosi di tumore, circa una donna su sei e un uomo su sette sono costretti a lasciare l’occupazione.
Dietro queste percentuali si nasconde una realtà dura: la malattia impoverisce. Non solo psicologicamente, ma anche economicamente. Le spese aggiuntive per farmaci, trasporti, integratori e visite specialistiche superano in media 1.800 euro all’anno per paziente. Un peso che grava sulle famiglie già provate dal dolore e dall’incertezza.
Nasce Proffit, la risposta italiana alla tossicità finanziaria
Da questa consapevolezza prende forma Proffit (Patient Reported Outcome for Fighting Financial Toxicity), il primo strumento al mondo capace di analizzare le cause e gli effetti della tossicità finanziaria, cioè il disagio economico provocato dal cancro e dai suoi trattamenti.
Il questionario, ideato da un team di ricercatori italiani, è stato validato dallo Journal of Cancer Policy e presentato in apertura al XXVII Congresso Nazionale Aiom (Associazione Italiana di Oncologia Medica) che si svolge a Roma.
Un questionario che dà voce ai pazienti
Proffit è composto da 16 affermazioni: nove esplorano le origini delle difficoltà economiche, sette ne misurano le conseguenze.
Per la prima volta, la valutazione non arriva dai medici, ma dai pazienti stessi, che raccontano in prima persona come la malattia abbia modificato la loro vita economica e sociale. Un modo per trasformare esperienze individuali in dati utili a comprendere la realtà e a migliorarla.
Un modello validato anche all’estero
Il progetto ha già superato i confini nazionali. Proffit è stato tradotto e validato anche nel Regno Unito, diventando un riferimento per gli studi internazionali sul costo reale del cancro.
Questo riconoscimento conferma il ruolo della ricerca italiana nel portare alla luce aspetti della malattia troppo spesso ignorati: quelli che non si curano in ospedale, ma nelle scelte di ogni giorno.
Le parole dell’Aiom, una fotografia della realtà
“Ostacoli nella presa in carico, costi di trasporto, farmaci supplementari e integratori: sono i principali motivi delle difficoltà economiche, anche per chi è seguito dal sistema sanitario pubblico”, spiega Francesco Perrone, presidente Aiom.
La ricerca offre una fotografia inedita della vita dopo la diagnosi, dove ogni spesa diventa una sfida aggiuntiva.
Verso una nuova consapevolezza sociale
Il progetto Proffit non è solo un traguardo scientifico, ma un invito a ripensare il modo in cui la società sostiene i malati.
Misurare la tossicità finanziaria significa riconoscere che curarsi non dovrebbe mai voler dire impoverirsi. Ed è proprio da questa consapevolezza che può nascere una sanità più equa, capace di proteggere la vita in tutte le sue dimensioni.
08 Novembre 2025
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