La vicenda della Global Sumud Flotilla continua a evolversi ora dopo ora, con notizie che arrivano da fonti ufficiali, media internazionali e portavoce degli attivisti. Le informazioni più recenti evidenziano un quadro incerto, con imbarcazioni intercettate e attivisti fermati dalle autorità israeliane.
Persi i contatti con le imbarcazioni
Alle 12:09 la portavoce italiana del movimento, Maria Elena Delia, ha dichiarato: “Abbiamo perso i contatti con tutte le imbarcazioni. Almeno 40 risultano intercettate e delle altre sette non abbiamo notizie. Stiamo provando a seguirle ma è sempre più difficile capire. Credo che gli italiani a bordo siano stati fermati tutti”.
La posizione della Spagna
Poco prima, alle 11:26, da Copenaghen, il premier spagnolo Pedro Sanchez ha espresso la sua solidarietà agli attivisti della Flotilla. “Studieremo quanto è accaduto, per ora l’importante è che possano tornare in sicurezza a casa”, ha dichiarato. Sanchez ha sottolineato come la società civile spagnola abbia mostrato grande vicinanza e ha ribadito che Madrid è stata sempre in contatto con gli attivisti.
Espulsione collettiva degli attivisti
Sempre alle 11:25, il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha confermato che Israele intende procedere con un’unica misura giudiziaria di espulsione coatta per tutti i membri della Flotilla. Gli attivisti verrebbero trasferiti tra il 6 e il 7 ottobre all’aeroporto di Ben Gurion, con due voli diretti in capitali europee, probabilmente Madrid e Londra. Tajani ha escluso che i voli possano atterrare in Italia.
Due barche ancora in navigazione
Secondo fonti attiviste, due imbarcazioni – la Fair Lady e la Marinette – sarebbero ancora in rotta verso Gaza. La situazione della nave Mikeno invece appare confusa: media turchi hanno affermato che sia già entrata nelle acque territoriali di Gaza, ma il contatto diretto con gli organizzatori è stato perso.
L’operazione della Marina israeliana
Secondo il Times of Israel, la Marina israeliana ha già abbordato circa 40 delle 47 imbarcazioni della Flotilla grazie all’intervento delle unità di commando navale Shayetet 13. Altre quattro sarebbero ferme per problemi tecnici non legati all’intervento militare, mentre tre restano sotto stretto monitoraggio per impedire loro l’ingresso a Gaza.
Rimpatrio degli italiani
Dal team legale della Flotilla Italia arrivano conferme sul futuro degli italiani coinvolti. È previsto un volo speciale organizzato dalle autorità italiane per il rimpatrio, e secondo le stesse fonti “sembra improbabile che debbano sostenere spese a loro carico”. Tutti risultano salvi e in attesa di rientrare.
02 Ottobre 2025
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